Da un punto di vista giuridico le figure qualificate a svolgere attività di verifica del distanziamento sociale nei luoghi pubblici sono gli stewards e gli addetti al controllo delle attività di intrattenimento e spettacolo
Il nostro Osservatorio ha provveduto a fare uno studio in relazione alla costituenda figura dell’assistente civico, che andrebbe a ricoprire un ruolo promiscuo a metà tra la Protezione Civile e la Polizia Municipale, oppure tra il ruolo assistenziale e il ruolo di controllo con capacità di intervento nel caso in cui vi sia la necessità. Per questo motivo abbiamo identificato, da un punto di vista strettamente giuridico e non economico o politico, l’esistenza di due tipologie di figure ben distinte di assistente civico.
Le diverse fonti riportano notizie non univoche in merito al ruolo che dovrebbero ricoprire gli assistenti civici. Per deduzione possiamo giungere alla presente definizione: principalmente l’assistente civico è una figura aggiuntiva e non sostitutiva delle figure ordinarie, dovrebbe svolgere un ruolo di supporto alle FFOO e più in generale alle Amministrazioni Comunali. Nello specifico il suo compito dovrebbe essere quello di far rispettare le regole per il distanziamento sociale nei luoghi pubblici, quali parchi, spiagge o piazze.
La domanda che si pone alla Pubblica amministrazione è quindi la seguente: quale figura esistente può assumere le caratteristiche dell’assistente civico?
Per fornire una risposta al quesito relativo all’individuazione della figura professionale prevista dall’ordinamento che meglio possa adattarsi allo svolgimento del ruolo di “assistente civico” per la gestione dell’emergenza sanitaria derivante dalla diffusione del virus Covid-19, l’Osservatorio ritiene che la scelta non possa che ricadere sulle figure degli addetti al servizio di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo e degli stewards, generalmente impiegati negli stadi durante gli eventi calcistici.
Questo perché entrambe le figure sono professionalmente preparate a gestire flussi di persone. Sono formati e addestrati a gestire le dinamiche che possono sorgere trattando con un pubblico così diversificato. Sono di ottima condotta comprovata dalla Pubblica Amministrazione. E infine professionisti del settore della sicurezza.
In una situazione di emergenza sanitaria come quella attuale, determinata dalla diffusione del virus Covid-19, affidare lo svolgimento della funzione di “assistente civico” ad un soggetto certificato, in grado di gestire situazioni di emergenza senza lasciarsi travolgere dagli impulsi emotivi, capace di comunicare in situazioni di stress e di sovraffollamento (si pensi al loro impiego durante la c.d. “movida”) appare sicuramente la soluzione ottimale.
Lo stesso può dirsi per gli steward che attualmente controllano gli stadi calcistici.
Inoltre, questo Osservatorio ritiene che la categoria dei volontari non si rispecchia minimamente alla figura dell’assistente civico poiché gli stessi “volontari” non sono sottoposti ad alcun corso formativo, ovvero ad un test psicoattitudinale, tanto meno vengono valutati i loro requisiti di incesuratezza.
Diversa invece è la situazione dei volontari aderenti alla Protezione Civile.
Il capo della Protezione Civile dott. Borrelli ha affermato, in altre occasioni, che i suoi aderenti sono solo parzialmente idonei a svolgere la funzione di “assistenti civici” e tecnicamente solo per la parte in cui si debba fornire assistenza alla popolazione, intesa peraltro a seguito di disastri ambientali e non certo pandemici.
Lo stesso vale anche per le guardie giurate che hanno una specifica formazione per la tutela del patrimonio. Inoltre, le stesse G.P.G. non possono essere impiegate per lo svolgimento di servizi che non attengono alla tutela dei beni mobili e immobili. Pertanto, non potrebbero per legge assumere la funzione di assistente civico. Inoltre, sarebbe inopportuno l’impiego di un soggetto armato per questo genere di controllo in contesto urbano.
La scelta quindi non può che ricadere sulle figure dell’addetto al servizio di controllo e allo steward, i cui vantaggi sono stati sopra sommariamente elencati. Appare evidente che tale scelta generebbe un maggior costo per l’Amministrazione Pubblica, ma sicuramente un costo inferiore rispetto all’ipotesi di una nuova possibile ripresa della pandemia, tenendo sempre presente che gli aspetti economici devono arretrare di fronte al prioritario diritto costituzionale alla salute.