Cyber security, crescono del 134% gli investimenti delle aziende italiane

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Nell’ultimo anno gli investimenti in cyber security sono più che raddoppiati: il 90% delle aziende è consapevole dei rischi provenienti dal web

Con l’aumento degli attacchi informatici, le aziende italiane stanno correndo ai ripari, riversando parte delle proprie risorse nella difesa dell’infrastruttura IT. Secondo un’indagine di Twt, gli investimenti in cyber security sono più che raddoppiati in quest’ultimo anno, registrando una crescita del 134%. Nel 2021, oltre la metà delle aziende (61%) ha iniziato ad utilizzare i servizi di sicurezza informatica, a dimostrazione del fatto che le imprese non possono più fare a meno di affrontare questo problema.

Complice la pandemia e le sue dirette conseguenze, in termini di digitalizzazione ma anche di cambiamenti nel mondo del lavoro, la minaccia cyber è cresciuta in modo esponenziale. I dati in possesso della Polizia Postale, indicano che nel 2020 gli attacchi informatici in Italia sono aumentati del 246%. Stando all’ultimo rapporto del Viminale, nei primi sei mesi del 2021 ci sono stati 800 reati cyber al giorno. L’Italia rientra nella lista dei paesi più colpiti a livello globale.

Di fronte ad una situazione che suonerebbe quasi “emergenziale”, le aziende non possono più permettersi di sottovalutare il problema o addirittura di rimanerne estranee. Secondo l’indagine di Twt, infatti, il 90% delle aziende del nostro Paese afferma di avere un livello medio-alto di conoscenza delle tematiche cyber. Solo il 10% dice di avere una conoscenza bassa. Nel momento in cui decidono di investire in servizi di sicurezza informatica, il 69% delle aziende tende ad affidarsi a società e professionisti esterni. Tuttavia, circa un’azienda su tre preferisce sviluppare queste competenze internamente.

“La battaglia per il contenimento della minaccia informatica è ormai deflagrata, come gli episodi di cronaca riportano sempre più frequentemente” ha rilevato Emanuele Bergamo, Chief IT & Innovation Officer di Twt. “La figura dell’hacker ha completato la transizione verso una metodica criminale. È imperativo per ogni C-level del settore condividere il senso di urgenza nel ridurre drasticamente la superficie d’attacco interna ed esterna della propria organizzazione allocando investimenti adeguati. È parte integrante dell’attività di business il prendersene cura”.